La trasposizione a fumetti dell'acclamata opera teatrale di Luigi Pirandello è stata attesa con un certo interesse, dal momento che la penna che ha realizzato soggetto e sceneggiatura è la stessa di David Bowie: l'uomo delle stelle (QUI la recensione dedicata al volume, mentre QUI l'edizione aggiornata del volume con extra e cover lucida). Si parla infatti dell'amico Lorenzo Bianchi!
Lo sceneggiatore fiorentino ha affidato il comparto grafico alla talentuosa Angelica Regni.
Il volume, uscito
per i tipi di Kleiner Flug, è stato presentato per bene a Lucca
Comics and Games 2015, dove ho potuto conoscere di persona il buon
Lorenzo e la disegnatrice.
Alle prossime fiere assaltateli perché le dediche impreziosiscono il volume, non vorrete mica tornare a casa senza uno sketch acquerellato della Regni? Sarebbe imperdonabile per il lettore più navigato e amante del buon disegno.
Alle prossime fiere assaltateli perché le dediche impreziosiscono il volume, non vorrete mica tornare a casa senza uno sketch acquerellato della Regni? Sarebbe imperdonabile per il lettore più navigato e amante del buon disegno.
"L'incubo senza
fine", come citato nella sensazionale tavola d'apertura, parte
in media res proprio con il personaggio che getterà insicurezze e
dubbi in tutto il racconto.
Prima metà del Novecento. Una compagnia teatrale si appresta ad eseguire il solito comando: assecondare i capricci e le follie del protagonista, teatrante come loro; egli è convinto di essere l'Enrico IV, proprio quell'imperatore del Sacro Romano Impero che avrebbe dovuto portare sul palcoscenico, invece piegato dal peso della parola.
Prima metà del Novecento. Una compagnia teatrale si appresta ad eseguire il solito comando: assecondare i capricci e le follie del protagonista, teatrante come loro; egli è convinto di essere l'Enrico IV, proprio quell'imperatore del Sacro Romano Impero che avrebbe dovuto portare sul palcoscenico, invece piegato dal peso della parola.
"Calmati,
calmati! Guarda che neanche noi sappiamo chi siamo."
"Ordulfo, Arialdo, Landolfo. Ci chiama così, ormai ci siamo abituati."
"Siamo nomi del tempo, come lo è anche il tuo...
...Bertoldo!"
"Ordulfo, Arialdo, Landolfo. Ci chiama così, ormai ci siamo abituati."
"Siamo nomi del tempo, come lo è anche il tuo...
...Bertoldo!"
Ogni personaggio non è chiamato ad interpretare una performance teatrale, ma per servire quell'uomo che davanti allo specchio non si riconosce in altri se non proprio nell'imperatore della Sassonia.
Un adattamento a
fumetti che convince pienamente anche il più scettico dei
pirandelliani.
Messa in scena:
questa magistrale e funzionale grazie all'enfasi conferita dagli
acquerelli di Angelica Regni.
Storia e dialoghi: Lorenzo Bianchi attinge a piene mani dal testo più famoso – assieme a Sei personaggi in cerca d'autore – dello scrittore Premio Nobel.
Inizio e fine. Prima e ultima tavola. Un cerchio narrativo che si fa apprezzare come un grande espediente.
Soffermandoci invece sugli acquerelli della disegnatrice bisogna dire che gioca con i colori più scuri, adatti all'atmosfera; linea chiara che spesso viene sporcata volutamente per ricreare climax di tensione e smarrimento. Ogni tavola è un ingresso gratuito che porta dritto sul palcoscenico assieme a tutti i personaggi di questa storia.
Storia e dialoghi: Lorenzo Bianchi attinge a piene mani dal testo più famoso – assieme a Sei personaggi in cerca d'autore – dello scrittore Premio Nobel.
Inizio e fine. Prima e ultima tavola. Un cerchio narrativo che si fa apprezzare come un grande espediente.
Soffermandoci invece sugli acquerelli della disegnatrice bisogna dire che gioca con i colori più scuri, adatti all'atmosfera; linea chiara che spesso viene sporcata volutamente per ricreare climax di tensione e smarrimento. Ogni tavola è un ingresso gratuito che porta dritto sul palcoscenico assieme a tutti i personaggi di questa storia.
I personaggi si muovono sulla quinta teatrale, coinvolgendo totalmente lo spettatore/lettore in un gioco letterario metanarrativo. L'Enrico IV è un ulteriore tassello della filosofia di Luigi Pirandello sulla perdita dell'identità e sulla follia.
La vita come un perenne carnevale. Una mascherata che occulta le nostre paure, insicurezze e presunte personalità.
Sto cercando per i lettori e un regista di Enrico IV, per un programma educativo in lingua italiana. Questa sarà una lettura registrata, comprese lettori remoti. Se siete interessati, si prega di compilare il modulo a http://bit.ly/rqinvitpipeline e lasciare un "Comment" nell'ultima parte del formulario. Grazie!
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