"Ho
letto Winter World in un’estate caldissima, ma mi ha comunque
gelato il sangue nelle vene. Non c’è nulla che mi spaventi di più
di personaggi senza speranza. Il lavoro di Dixon e Zaffino però non
è "La Strada" di McCarthy, la speranza c’è anche se se
ne sta seppellita sotto una spessa coltre di ghiaccio e neve. Certo
non vi aiuterà questo pensiero, quando proverete a guarderete negli
occhi i demoni neri evocati da Zaffino per camminare nel mondo
candido e brutale creato da Dixon. A tutti quelli che hanno coraggio…
buona lettura!"
Michele
Monteleone (sceneggiatore)
Il
25 novembre è uscito in tutte le edicole il tanto atteso Winter
World, proposto al prezzo di cinque euro dalla Editoriale Cosmo
per la collana Cosmo Pocket.
Il
capolavoro della coppia Chuck Dixon e Jorge Zaffino torna a portata
di mano in Italia dopo una vita editoriale travagliata
Sul
mondo non vi è più traccia della civiltà per una ragione
sconosciuta.
Alcuni
però sono sopravvissuti alla glaciazione che ha sterminato flora e
fauna in tutto il globo.
A
vagare nelle lande ghiacciate è il burbero protagonista Scully: per
sopravvivere è costretto a cacciare e a vendere armi di
contrabbando.
Scully
è seguito sempre dal suo tasso addomesticato Rahrah, l'animale si dimostra sempre provvidenziale nelle situazioni più
ardue.
Scully
deve peregrinare con gli occhi ben aperti fino a quando non si
ritrova improvvisamente circondato da pericolosi predoni.
A
salvarlo però ci pensa una ragazzina di nome Wynn: abbandonata tempo
prima dalla sua famiglia e ora costretta anche lei a vagare per terre
sconosciute in cerca della vita.
I
due fanno subito amicizia e Scully in particolare, sarà eternamente
grato alla ragazza per averlo salvato.
Da
qui Scully e la giovane proseguiranno insieme il viaggio in una
natura ostile, probabilmente avversa proprio nei confronti del genere
umano. In un terreno ostico quanto l'animo che pervade ogni
personaggio di questa storia.
In
un mondo dove l'uomo non potrà trovare e pensare al prossimo pasto, ma diverrà
egli stesso quel pasto subito da divorare.
Dove
il sentimento tra i due protagonisti potrà germogliare in qualche
modo, anche nel campo più ghiacciato.
Il
motore della vicenda sarà la ricerca del sentimento in mezzo al
niente.
Chuck
Dixon riesce ampiamente nel raccontare una storia in un contesto
post-apocalittico senza ricorrere ai mezzi di solito utilizzati nella
narrativa di genere. Il tutto utilizzando un registro linguistico
aspro e crudo.
I
dialoghi incarnano tutta la crudeltà ma nel suo piccolo positiva
poetica di Dixon: anche nella circostanza più ostile si può
conservare un briciolo di speranza immune al pessimismo e al freddo.
Le
sequenze di questa storia sono montate dinamicamente da un maestro
del nome di Jorge Zaffino, rispondendo largamente a questo racconto
d'ampio respiro proprio come voleva il suo sceneggiatore.
Tavole
su tavole di Zaffino raccontano maestosamente le vite di questi
personaggi granitici non solo nell'aspetto ma anche nell'animo. Le
figure dal tratto espressionista spesso fuoriescono dalla vignetta
già dinamica per amplificare il sense of wonder della scena;
garantendo dunque, una maggior coinvolgimento del tratto stesso e
dello spettatore.
Gli
scenari, dipinti con la massima perizia tipica della cifra stilistica
del disegnatore argentino.
Il
formato non mina assolutamente la qualità tavole d'impatto di Zaffino, anzi,
va colto per leggersi e rileggersi una delle parentesi più felici
del fumetto argentino e internazionale.
Approfittiamone. Tutti.
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