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Bè, nel film, Jonze è molto attento nel non creare un mondo 'social'. Se guardi le interazioni tra i personaggi, sia
sul posto di lavoro, che gli amici della palazzina, nessuna parla di
robe condivise. Non è un'umanità socialmente collegata, anzi, s'è
arrivati all'uomo isola. 'Spaventosamente realistico e attuale' è
tutto quello che si dovrebbe dire di questo film."
Mauro Uzzeo (filmaker e sceneggiatore)
Theodore Twombly vive in un
contesto futuristico non dissimile dal nostro presente: niente
macchine volanti o altri congegni complicatissimi.
Ma da OS.
Sistemi Operativi che
intrattengono rapporti umani con i loro possessori, fino a quando il
rapporto può sfociarsi con buone probabilità nella vita di coppia
(o nell'amicizia) più idilliaca che ci sia rimasta.
Proprio il protagonista di
questa originalissima storia d'amore lo vediamo impacciato negli
incontri con il gentilsesso, mentre in una delle scene iniziali si
consola con una chat erotica.
Perché basta un comando
vocale e un altro per organizzare sul web fugaci incontri amorosi,
con tanto di sesso virtuale alla fine.
Con l'arrivo dell'OS 1 il
protagonista decide di comprarsene uno: gli cambia la voce in quella femminile e la chiama Samantha.
Dal suo arrivo Theodore si
intratterrà volentieri con l'intelligenza artificiale che prova
sentimenti comuni all'uomo.
L'uomo ha di recente firmato
le carte per il divorzio con la sua ex moglie Catherine.
Senza fare troppi spoiler...
Theodore svolge un lavoro particolare (tremendamente attuale a quelle che sono le condivisioni di aforismi/pensieri altrui spacciati per propri sui social! ),
il cui compito è quello di mettere giù emozioni e missive per conto
terzi.
Samantha assisterà alla precarietà emotiva di Theodore dinanzi alla società e all'amore puro dell'uomo quando si tratta di intavolare chiacchierate memorabili con quella che potrebbe essere la compagna di una vita.
Il risultato della quarta
pellicola del regista di Essere John Malkovich e
de Il ladro di orchidee, è
una bellissima storia
d'amore.
Probabilmente
Her ne esce fuori
come la sua opera massima.
La
regia sebbene non abbia tanti movimenti di macchina eleganti, segue
con delle inquadratura d'impatto e comunque ricercate quella che è
una analogia del nostro presente...
...e
del futuro che verrà poiché quello di Jonze è ipotizzabile per la
tecnologia e per la indagine sociologica che ha condotto.
Dopo
Hal 9000, l'OS Samantha entra pienamente nell'immaginario
cinematografico delle
intelligenze artificiali.
E
poi c'è tanto di quell'umorismo fine che ti diverte e ti sazia il
giusto.
(Specie
quella scena sulla spiaggia...)
Si,
perché la sceneggiatura è il risultato di un lavoro certosino,
preciso ma soprattutto assolutamente pertinente per lo sviluppo
finale del film.
Una
sceneggiatura che è valsa a
Spike Jonze un Premio Oscar
per la Miglior Sceneggiatura Originale.
Di
per sè il concept è meraviglioso quanto ambizioso; in quanto privo
di espedienti narrativi artificiosi riesci a creare un legame
empatico tra lo spettatore e i personaggi: se un
passaggio precipita nel
drammatico, allo spettatore dispiace assolutamente!
Da
applauso.
Come
la fotografia. Wow!
Giocando
sugli elementi cromatici caldi costruisce una cornice paradisiaca
catapultando a chi guarda in una dimensione veramente sognante,
complice anche la location
del film.
Da
perfetta cornice sonora è la ost composta dagli Arcade Fire, culla
l'animo del pubblico.
Deliziosa
è Moon Song di Karen
O: nel film è stata
cantata dalla sensuale Scarlett e suonata da Theodore/Joaquin
Phoenix.
Basta
guardare Joaquin per capire quanto lavoro abbia compiuto sul suo
personaggio.
Un
attore sempre in crescita.
Scarlett
ha veramente dato prova della sua capacità attoriale senza che sia
apparsa fisicamente.
Fantastica
è stata la prova di Olivia Wilde, malgrado abbia partecipato per
poco tempo nel film si
assiste ad una ottima
interpretazione.
Hipster (gne gne etichettiamo) o meno, dategli una possibilità.
Perché film di questo risma non se ne vedono passare proprio spesso eh.
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