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Bentornati!
Per
il terzo anno si tiene sul blog l'assegnazione del Premio Ju Caffè
d'Or(z)o.
Le
prime due edizioni sono state accolte con un certo interesse, la cosa
non può che provocare in me tanto piacere.
Per
i nuovi arrivati cercherò di illustrare in sintesi quello che è un
post tradizionale del blog Ju Caffè.
A
fine anno (se non qualche giorno dopo nell'anno nuovo) si disquisisce
sulle letture, sui dischi, sulle pellicole e sui libri che di più
hanno attirato, deliziato, soddisfatto il palato del sottoscritto.
Tutto
questo nelle varie mini classifiche PERSONALI accompagnate da un
piccolo apparato critico sul valore che il prodotto ha a tutti gli
effetti o meno.
Il
2014, messo in confronto con l'anno passato, ha avuto pochi
protagonisti assoluti per quanto concerne la scena musicale (un
ritorno su tutti, per un artista in particolare trattasi di una conquista per molteplici motivi);
per il fumetto italiano, ci sono state bellissime opere tra
autoproduzioni e il fiorire di alcuni talenti, ora riconosciuti come
punti inamovibili della Nona Arte nostrana.
Ma
basti solamente pensare alla rivalutazione del fumetto in Italia, ora spesso accostato al medium della letteratura.
Perché
in fondo il fumetto non è un mezzo di comunicazione inferiore
rispetto agli altri.
E
sto pure qui a scriverlo.
Un
anno ricchissimo per via dei romanzi letti, qualche novità (qualche
altra ancora da leggere quali Il cardellino e
L'armata dei sonnambuli)
e vecchi titoli vari.
Per
quanto concerne la Settima
Arte si sono susseguite numerose pellicole: qui rispetto all'anno
scorso la qualità media è salita parecchio. Altri titoli che probabilmente mi saranno sfuggiti, li visionerò al più presto.
Non
sapete quanto aspetto ogni anno per rendervi partecipi, quindi per
divertirmi a scrivere questo articolo!
Si
parte con lo spazio dedicato alla...