sabato 29 marzo 2014

Long Wei N. 8 & 9: "Le maschere" e "Il tempio" - di Diego Cajelli e AA. VV. (Editoriale Aurea)




Questa volta bisogna tenersi forte perché gli ultimi due numeri sono ancor più cristallini per la scrittura di alta qualità (suona un po' come per il latte ma vabè).
E non solo...

(Inutile dire ogni santissima volta che le cover di LRNZ sfondano qualsivoglia barriera creativa)


Le Maschere



Soggetto: Diego Cajelli
Sceneggiatura: Diego Cajelli e Stefano Ascari
Disegni: Daniele Kota Di Nicuolo

Adriano Celentano, Little Tony e altri colleghi prendono d’assalto un furgone portavalori sulla tangenziale?!
Ma no!
Altri non è che la Banda di San Remo: trattasi di delinquenti provenienti dalla Cecenia che da tempo ordiscono piani preparatissimi per intascarsi danaro e preziosi gioielli.


Tra questi vi figura Sidor; apparso sul terzo numero di questa serie.
Questi signori si attrezzano per il colpo successivo, rubare dei diamanti purissimi in una banca sita in Via Canonica, dove l’azione si sposterà verso il fittizio Hotel Milano.

Tra i clienti del ristorante dello Zio Tony è presente Simona De Falco (altra conoscenza del terzo numero), la provocante ispettrice di polizia conosciuta da Long Wei nel terzo numero.
I due presto si conoscono approfonditamente tra qualche esercitazione all’aria aperta.
Più tardi Long Wei e suo zio al già citato Hotel Milano per cercare il nuovo cameriere per il suo ristorante ma si ritroveranno immischiati nell’attacco della Banda di Sanremo.

Di Nicuolo realizza delle ottime tavole, veramente dinamiche per l’ottavo capitolo di questa serie.
Il volto di Long Wei e comprimari sono stati realizzati nella loro massima espressione.
Il forte dinamismo della componente grafica di questo albo aiuta tanto.
Come la componente narrativa di Cajelli-Ascari, strutturata a mò di action dove tra uno scambio di battute e un altro emergono varie sfumature di ogni singolo personaggio.
Ci si diverte insomma...



Devo proprio dirtelo Long Wei…
come guida turistica fai schifo!


La Trappola



Soggetto: Diego Cajelli e Michele Monteleone
Sceneggiatura: Michele Monteleone
Disegni: Stefano Simeone


Long Wei e Vincenzo Palma non sono andati a Roma per una semplice gita “fuori porta”, ma per sgominare i cattivi di turno: i delinquenti all’interno del bizzarro quartiere/edificio romano, il Nuovo Corviale noto anche come il “Serpentone”.
Un complesso architettonico lungo un chilometro, divenuto un simbolo del degrado delle periferie: vi ospita 1200 appartamenti.

Questi cattivi di turno della banda de "Il Boia" hanno rapito la figlia di Zaho.
Il genitore si è diretto a Milano a causa della disperata situazione per chiedere aiuto al protagonista e al fido Vincenzo.
Il Boia se ne sta nell'ombra in attesa che gli eroi scazzottino per bene.

Qui lo sceneggiatore Michele Monteleone (fondatore dell’etichetta indipendente Villain Comics) compie un lavoro straordinario, una rilettura/omaggio del genere cinematografico buddy buddy che instilla battute su battute da inizio albo!
Lo sceneggiatore romano ha ritenuto adatto il setting del Nuovo Corviale per ambientare questa storia dalle tinte torbide.

Passando a Stefano Simeone (Semplice, Ogni piccolo pezzo) che si è messo al servizio perfettamente per una trama di Long Wei.
Il suo stile si sposa benissimo con la sceneggiatura, basti pensare alle primissime scene della storia; perché sebbene sia uno stile morbido e delicato si asservisce con una ragguardevole disinvoltura per questo impianto narrativo. Una impresa non indifferente.
Lo storytelling della coppia romana cesella momenti altamente action grazie ai dialoghi serrati (da scuola) e al tratto che tra ombre e complessi architettonici sinistri rende il lettore partecipe della sua potenza grafica. Di sequenza in sequenza.

"Per me questi albi sono..." 




"Boogie Wonderland" - ci si diverte sul serio... e non solo!


La serie di Diego Cajelli ha ormai spinto l’acceleratore da qualche numero.

Ormai siamo agli sgoccioli, verso il grande twist finale…
Prossimo appuntamento: 15 aprile!
SIGLA!


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