Di quanto questo possa
commettere errori, proponendo generi oggi invecchiati malissimo;
spesso viene citato il padre di carta di tutta casa Bonelli. Tex.
Additandolo perché distribuisce storie con troppi spiegoni e privi di mordenti narrativi.
(Anche se i due albi firmato da Boselli-Frisenda lo scorso anno possono essere letti tranquillamente).
Additandolo perché distribuisce storie con troppi spiegoni e privi di mordenti narrativi.
(Anche se i due albi firmato da Boselli-Frisenda lo scorso anno possono essere letti tranquillamente).
L'unico pregio riconosciuto
alla testata di Bonelli padre e Galep è la proposta dei comparti
grafici sempre eccellenti: mero marchio di fabbrica della casa
editrice milanese.
Constatando ciò, invito a
chi non conosce la saga di cui si sta per recensire, di proseguire e
di soppesare queste parole perché ci sarà da scoprire tantissimo.
Via i pregiudizi sulle
produzioni venture e via.
(Perché un po' per il
pregiudizio e un po' per la constatazione provata in alcuni episodi
che il genere "avventura" viene etichettato come
intrattenimento per i matusa).
Guardando un po' più in là
troviamo la testata neonata Adam Wild: scritta
dal sempre prolifico Gianfranco Manfredi.
Noto
ormai a tutti per aver scritto delle belle parentesi del fumetto
italiano quali il western horror Magico Vento e
la saga di Ugo Pastore divisa in Volto Nascosto e
Shanghai Devil.
Artista
che come già detto QUI (Magico Vento Focus On) conserva ancora oggi
una natura poliedrica perché songwriter e romanziere. Come scordare
poi il suo trascorso cinematografico da sceneggiatore!
Gli
Schiavi di Zanzibar
Africa Nera, XIX secolo.
La prima vignetta presenta uno scoglio, sul quale vi è un emporio: ivi vi vive Adam Wild. Da questi si sta recando l'italiano Conte Narciso Molfetta, accompagnato dal fedele compagno di Adam, Makibu.
La prima vignetta presenta uno scoglio, sul quale vi è un emporio: ivi vi vive Adam Wild. Da questi si sta recando l'italiano Conte Narciso Molfetta, accompagnato dal fedele compagno di Adam, Makibu.
Adam
Wild è un avventuriero
scozzese. Uomo libero tra i
liberi e come tale qualche volta si concede senza alcuna remora delle
notti brave. Egli
principalmente vive di avventure. Non tollera i soprusi compiuti
sulla pelle degli schiavi neri, come
non tollera gli avidi mercanti
d'avorio.
L'ingresso
dell'esploratore si fa subito notare perché irrompe quando meno lo
si aspetti.
Uno
scambio sagace di battute permette di conoscere Adam e il
finanziatore Conte, recatosi dallo scozzese per seguire le tracce
dell'esploratore David Livingstone.
Prima
però Adam deve risolvere un'altra faccenda: liberare gli schiavi
fermi a Zanzibar, alcuni dei quali saranno destinati al circo
americano Barnum dello spregevole Frankie Frost, nonché primo
antagonista della serie.
Il
mercato degli schiavi venne abolito nel 1873 ma ora gestito
sottobanco dagli arabi.
di
Gianfranco Manfredi (testi) e Darko Perovic (disegni)
Infatti
nel secondo numero i nostri faranno la conoscenza - indirettamente –
di uno spietato Frankie Frost. Nella sequenza iniziale si intravedono
già degli sprazzi di malvagità di questo personaggio, intento a
cacciare elefanti. Frankie pretende il rispetto da ogni forma di vita
che gli passa avanti.
L'avorio
servirà all'americano per barattare al mercato degli schiavi di
Tabora.
Il
rapporto di Adam con la principessa bantu Amina si evolverà pagina
dopo pagina, attrito dopo attrito.
Il Conte
Narciso Molfetta si avvicinerà sempre più sulle tracce
dell'esploratore David Livingstone che liberò dagli schiavisti il
villaggio di Ujiji (la location del terzo episodio in uscita il 4
dicembre, ndr).
Si prevede uno scontro sensazionale per imprevedibilità e spettacolarità.
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(Per chi non la conoscesse è la griglia di valutazione che potete consultare nella colonna a destra)
(Per chi non la conoscesse è la griglia di valutazione che potete consultare nella colonna a destra)
Boogie Wonderland: ci si diverte sul serio, e non solo.
Se il
primo albo contiene tutte le premesse per continuare la serie, le
ritroverete tutte quante nel secondo.
Nel
primo: un finale ben studiato. I disegni di Alessandro Nespolino
creano tutto l'immaginario di Adam Wild con uno studio dei
particolari e degli ambienti encomiabile.
L'arrivo
di Conte Narciso Molfetta all'emporio di Adam. Sognante. Gli scambi di battute.
E il Conte Narciso di Molfetta potrà riservare altre sorprese.
E il Conte Narciso di Molfetta potrà riservare altre sorprese.
Nel
secondo: la presentazione efficace dell'antagonista Frankie Frost e
lo scontro finale che è di una spettacolarità inedita. Un albo brutale. E questa brutalità la si vedrà nel corso della serie.
I
background dei personaggi buttati giù in due sole vignette, basti
pensare al personaggio di Sam. E a Makibu.
Ci si
aggiunge poi un mostro chiamato Darko Perovic che ha cesellato
vignetta per vignetta con il suo tratto chiaro riconoscibilissimo.
Ci si
sofferma su ogni espressione e sulla natura, tra animali e sfondi
meravigliosamente dipinti.
Un
belvedere per chi vuole conoscere il fumetto.
In soli
due albi si è visto tantissimo di quel fumetto che potrebbero essere
inseriti come materiale di studio.
Lo
storytelling di Manfredi di Senigallia si libera spesso dalle
canoniche gabbie bonelliane per sperimentare con dei tagli più
cinematografici, andando a pescare addirittura delle vignette dal
taglio sempre più mini. Strette come per seguire le azioni dal ritmo
serrato dei protagonisti.
La
scrittura riprende gli stilemi del genere e li getta con una verve
del tutto nuova. Risultando così fresca come avvenuta all'epoca di
Magico Vento. La sapienza di questo scrittore è tipica di chi sa parlare del passato ma raccontando con una voce del tutto nuova. Ne permette l'accessibilità a chiunque.
Crediamo di aver assistito buona parte della storia, ma da leggere ce ne sarà ancora.
Crediamo di aver assistito buona parte della storia, ma da leggere ce ne sarà ancora.
Gianfranco
Manfredi dipinge un eroe scanzonato ma dai saldi principi.
E poi fa sempre piacere leggere sempre la sua rubrica di approfondimento a tema, Safari. I nostalgici della Blizzard Gazette capiranno.
E poi fa sempre piacere leggere sempre la sua rubrica di approfondimento a tema, Safari. I nostalgici della Blizzard Gazette capiranno.
Un
personaggio che può far breccia comodamente anche nel cuore dei
lettori più giovani.
Sempre se in questi non vi sia il germe della diffidenza.
Mi hai fatto venire voglia di conoscere Adam Wild
RispondiEliminaVai perché ti aspetta un mondo tutto da scoprire. Poi mi fai sapere. ;)
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