Posso dire che se non è arrivato al primo posto nella mia
top 3 degli albi “Le Storie”, avrà
raggiunto almeno secondo...
Billotta e il disegnatore Matteo Mosca, conezionano un
piccolo gioiello per tutte le tasche. Ad un prezzo veramente economico di 3,5
euro, potrete portarvi a casa una graphic novel in formato bonellide (o
bonelliano, o come dir si voglia insomma!)
Il lato oscuro della
luna si esibisce con un biglietto da visita sublime: altro non è che la
miglior coprtina mai realizzata da Aldo di Gennaro per questa collana! Possiamo
intravedere già quella che sarà l’evoluzione della storia e un labirinto
emozionale nel quale ci perderemo con grandissimo piacere.
Lloyd Clark sin da bambino ha sempre sognato di fare
l’astronauta, per esplorare il misterioso satellite, la Luna.
Conoscerne il suo lato nascosto, non visibile dal pianeta
Terra (almeno prima dell’evento del 10 ottobre 1969) a causa del fenomeno della
librazione.
Unico compagno di gioco, suo fratello Tom, i due
condivideranno gioie e dolori nell’arco della loro infanzia. Il loro padre è
partito da poco per la guerra, a tenere a bada i piccoli ci penserà la madre.
1963:
Il protagonista è partito con l’equipaggio nella navicella
Selene – 7.
L’abisso e la carrellata di ricordi tormenteranno nel corso
di un pericolo incombente il giovane Lloyd. in preda alla solitudine dovrà
lottare contro i suoi fantasmi e sfuggire da una minaccia extraterrestre (?)
Il presente dell’astronauta si alternerà spesso con dei
flashback gestiti benissimo dalla penna di Billotta: e vedrete che alcune di
queste si basano su un utilizzo narrativo serrato. Gestione impeccabile.
Questo albo è un ricco mosaico di emozioni, di una indagine
psicologica degna de “l’indagatore dell’animo” quale è, ogni tavola di un
eccellente Matteo Mosca (ti aspetto per il prossimo albo!) costituisce un
tassello essenziale per il racconto, poiché aiuta ad enfatizzare il ritmo della
storia.
La psicologia di ogni singolo personaggio costruita più del
dovuto, e io ne ho odiato uno in particolare. Il tratto di Mosca conferisce il
character design in una maniera fuori dall’ordinario, donandogli delle
espressioni notevoli. Gli scenari rappresentati con estrema cura permettono al
lettore di perdervi piacevolmente tra di esse.
Una storia sull’orlo tra il reale e la distopia.
Dimostrazione di come a volte nella nostra vita bisogna
esplorare l’ignoto e il temibile.
Di come affrontare la non-conoscenza.
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