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Le giornate di Paterson, conducente di autobus della città di Paterson (New Jersey), scorrono nel verso più ordinario e realistico possibile.
Le giornate di Paterson, conducente di autobus della città di Paterson (New Jersey), scorrono nel verso più ordinario e realistico possibile.
Ogni mattina, appena altazosi dal letto - che condivide con la sua bella e ingenua compagna Laura - si corica in cucina per mettere su la sua dimensione; pratica qui il rito che lo fa elevare a status di osservatore anti-romantico ed esistenzialista. Innamorato della poesia di Williams Carlos Williams e di Emily Dickinson.
Dopo che ha percorso la strada, tra le fabbriche della città statunitense, lo attende sul posto di lavoro un suo collega, impegnato e stressato da giorni con spese e preparativi per un matrimonio di sua nipote in India.
Passano diverse ore davanti al volante, però Paterson, da fine osservatore qual è, circondato da ragazzi che parlano di Gaetano Bresci e di giovani innamorati, elabora componimenti su componimenti.
La sera porta a spasso il suo cane Marvin, fino a quando non si rifugia nel suo locale preferito, questo avvolto in una dimensione fumosa di altri tempi.
Il suo stare al mondo è un continuo flusso narrativo, atto a descrivere la semplicità della vita, senza però ricorrere a particolari manierismi. Vedi l’assenza delle rime.
Infatti le poesie sono a schema libero, proprio come il film in cui si è mosso il regista Jim Jarmusch.
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Una pellicola, questa dalla struttura ciclica, che va osservata in tutta la sua espressione artistica; sicuramente farà storcere il naso a coloro che cercavano una narrazione più ritmata e accattivante, ma sarebbe stato tutt’altro racconto.
Le inquadrature giocano tutto sulla fissità degli oggetti (vedi la prima scena delle Ohio Blue Tip), sulla gestualità, sugli sguardi e progressivamente sui campi medi nelle varie passeggiate evasive del giovane Paterson.
Con gli occhi del protagonista antiromantico - vivo grazie all’interpretazione aggraziata di un inedito Adam Driver - potrete soffermarvi sugli scorci della città del New Jersey, omaggiata in buona parte del film, misurato e pacato a dovere.
Un poeta che non si scompone neanche nelle situazioni più delicate, nemmeno quando la sua poesia sembra di essere dispersa per sempre.
La poesia come atto liberatorio, lontano dalle logiche editoriali e dal manifestarla pubblicamente con un libro stampato. Scevro di compiacimenti e di romanticismi stucchevoli.
Paterson si rigenera ogni giorno, compiendo il più creativo e silenzioso dei gesti.
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