sabato 29 giugno 2013

L'Urlo di Long Wei terrorizza Milano... e non solo (di D. Cajelli - Luca Genovese) da un'idea di Roberto Recchioni e di Enzo Marino




Sono stati distribuiti volantini, contro-volantini, copie numero zero nelle Chinatown di Roma e Milano.
Un’attesa amplificata dalla massiccia campagna pubblicitaria della Editoriale Aurea, per far conoscere quello che potrebbe essere un trampolino di lancio per il fumetto italiano. Come molte altre nuove proposte (VEDI DRAGONERO)
Nata da un’idea del Direttore della casa editrice, Enzo Marino e dal nuovo curatore di Dylan Dog, Roberto Recchioni (excecutive producer) sbarca a suon di calci e pugni nelle nostre edicole Long Wei.
E chi è “Long uei”?! Sarà un giornalino sulle arti marziali simil manga e nulla più?
Qui potreste evitare di mettere il piede nella falla. Perché questa serie ha i numeri per andare avanti come si deve. E gli sceneggiatori per procedere senza sbavature.
A Diego Cajelli gli sono state affidate le redini della trama, convocando una rosa di sceneggiatori che lo affiancheranno e di un team di disegnatori. Tra cui il character design Luca Genovese, il quale ha realizzato splendidamente il comparto grafico del primo albo “Il Drago”.


La cover di Lorenzo Ceccotti... trasuda tanta roba!


Tony ha sperperato tutto il denaro nella bisca gestita da Tsui. Il gioco d’azzardo ha intrappolato il panciuto scommettitore fino a quando verrà sbattuto fuori negandogli l’ennesima chance.
A Tsui dovrà restituire tutta la somma giocata: sarà quindi costretto a cedere l’attività del ristorante cinese di cui è proprietario.
Lo scommettitore disperato chiamerà in suo soccorso il giovane Long Wei: questi sin da piccolo ha praticato da autodidatta le arti marziali, non ha smesso mai di coltivare il sogno di fare l’attore dei film di genere appunto d’arti marziali.
Long Wei con le “buone maniere” troverà la giusta intesa assieme a Tsui e scagnozzi.
Però nella pagina finale si avvicina un nuovo caso da risolvere per il giovane.

Qui si ha di fronte un prodotto fresco, particolare, graficamente realizzato da un ispiratissimo Luca Genovese, per quanto concerne la narrazione, scorre senza essere pretenziosa. E privo di cliché o rivisitazioni del genere già viste. Colma di citazioni a film dei maestri come Jet Li, Bruce Lee e affini. Ma una su tutte, ho trovato una citazione musicale deliziosa quanto d’impatto.
Ripeto, Luca Genovese dopo il suo lavoro in “Beta” conferisce dinamicità e spettacolarità alle tavole senza pecca alcuna. La bellezza contenuta nelle tavole però è stata intaccata dalla qualità veramente scadente della carta (me ne ero accorto già con il sesto numero della ristampa di “XIII”. Si attendono provvedimenti.
Nella mia ignoranza in campo di arti marziali, la prima cosa che mi è venuta in mente con l'arrivo di Long Wei è stata questa. A mio avviso un piccolo tassello della mia infanzia.



Se nella vostra edicola non è ancora arrivata la vostra copia, potreste rimediare subito in questo modo: sbattete in faccia questo volantino al vostro edicolante.
Merita. dategli qualche altra chance prima di decidere. Perché una volta terminata la lettura, almeno smetterete di ordinare al ristorante cinese i soliti piatti facili facili.